Lo Stato italiano, che con i suoi organi e istituzioni sostiene le multinazionali del tabacco, è il maggiore ostacolo allo sviluppo di un'azienda italiana nel settore del tabacco. Lo Stato oggi non si pone problemi davanti alla prospettiva di determinare la chiusura di un'azienda italiana, e la perdita del lavoro per i suoi dipendenti, per tutelare gli interessi finanziari di aziende straniere.
Italia o Italietta? Non è più il tempo in cui ci si armava per cacciare l’invasore. Gli ultimi decenni sembrano aver prodotto una classe politica schierata a favore di forze occulte, che vogliono un paese dalle istituzioni servili, pronte a fare torto alla propria stessa gente pur di non dispiacere allo straniero di turno.
Fino a pochi anni fa le sigarette vendute sul mercato italiano erano prodotte per il 95% in Italia. Oggi, nel 2010, il 99% delle sigarette vendute in Italia, un settore da 14 miliardi all’anno di entrate fiscali è di proprietà di un cartello di società straniere, che hanno ormai spostato in altri paesi quasi tutta la produzione.
Queste società si dividono ben 2 miliardi e 400 milioni di euro di utile per anno, eludendo il fisco italiano a piacimento. A completamento di questo incredibile scenario va aggiunto che la spagnola Logista ha il monopolio della distribuzione.
This website uses cookies to improve the browsing experience. Continuing navigation without changing your browser settings, you agree to receive website cookie. more information
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.